
CrescereBIO: un modello innovativo per l’educazione alimentare sostenibile in Campania
La Regione Campania lancia un programma strutturato per promuovere la sostenibilità alimentare nelle scuole, rafforzando la consapevolezza sui sistemi agroalimentari locali e il loro impatto sulla salute pubblica e sulla sicurezza alimentare.

Il progetto CrescereBIO, concepito come un’iniziativa di ricerca-azione, integra sperimentazione empirica e riflessione teorica, coinvolgendo ricercatori e attori del settore educativo e agroalimentare per sviluppare e validare pratiche innovative di educazione alimentare sostenibile. Presentato il 30 gennaio 2025 presso l’Agriturismo Al Centimolo durante il convegno Nutriamo il domani. Sostenibilità e qualità nella ristorazione scolastica, il progetto analizza e implementa strategie educative basate su evidenze scientifiche, con particolare attenzione alla valorizzazione delle produzioni agroalimentari campane certificate.
Secondo Nicola Caputo, Assessore all’Agricoltura della Regione Campania, «questo programma mira a rafforzare la consapevolezza del nesso tra sistemi alimentari, benessere e sostenibilità ambientale, promuovendo l’integrazione di filiere corte e produzioni certificate nella ristorazione scolastica». Il progetto è finanziato dal Fondo mense scolastiche biologiche e sviluppato da A.S.A.Q.A., ente specializzato in analisi chimiche e microbiologiche applicate all’agroalimentare.
L’iniziativa si rivolge alle scuole primarie e agli Istituti Professionali per i Servizi dell’Enogastronomia e dell’Ospitalità Alberghiera (IPSSOA) e agli Istituti Professionali di Stato per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione (IPSAR) della Campania, con adesioni aperte fino al 28 febbraio 2025.
Percorsi formativi e implementazione del modello didattico
Per le scuole primarie, il percorso didattico A tu per tu con i prodotti tipici campani prevede moduli esperienziali che combinano supporti audiovisivi e laboratori pratici per sensibilizzare gli studenti alla sostenibilità agroalimentare. L’iniziativa include la distribuzione della Melannurca Campana IGP, accompagnata da un dossier informativo per favorire il coinvolgimento delle famiglie.

Per gli istituti professionali, il contest Sfida ai fornelli invita gli studenti a sviluppare ricette in linea con i Criteri Ambientali Minimi (CAM) per la ristorazione collettiva, utilizzando esclusivamente materie prime campane certificate. La competizione culminerà a settembre presso la Scuola di Alta Formazione Dolce&Salato di Maddaloni (CE), con la valutazione di una giuria multidisciplinare. I migliori elaborati riceveranno un riconoscimento simbolico: la Cucchiarella d’oro, d’argento e di bronzo.
Interventi
L’evento inaugurale ha incluso interventi di esperti e rappresentanti istituzionali:
- Lamberto Di Caprio, Sindaco di Caianello;
- Gennaro Granata, titolare dell’Agriturismo Al Centimolo;
- Angelo Marino, Presidente Regionale dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali, che ha esaminato il potenziale della Campania nella produzione biologica, attualmente destinata solo per il 6% alla domanda interna.
Da Bruxelles, Eduardo Cuoco, Direttore di IFOAM Organics Europe, ha evidenziato il ruolo del Farm to Fork Strategy dell’Unione Europea e del Green Deal nel sostenere l’espansione del biologico attraverso strategie educative e di governance alimentare. Flora Della Valle, Dirigente dell’Ufficio Valorizzazione dell’Assessorato all’Agricoltura della Regione Campania, ha illustrato i benefici socioeconomici derivanti dall’integrazione dei prodotti biologici nella ristorazione scolastica.

Gianni Cicia, Professore di Economia Agraria presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II, ha esaminato le strategie per incentivare la domanda di prodotti biologici, citando studi dell’Università Federico II e del CREA che dimostrano come le campagne di sensibilizzazione e l’accessibilità economica possano aumentare il consumo di questi prodotti nelle mense scolastiche e nei consumi domestici. Monica Matano, Dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Campania, ha posto l’accento sulle criticità dell’obesità infantile, evidenziando che il 45% degli studenti campani è in sovrappeso o obeso, un dato che solleva interrogativi sulla qualità nutrizionale della ristorazione scolastica.
Infine, Mauro Minelli, Immunologo e Docente di Nutrizione Umana presso la LUM di Bari, ha citato studi dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e del CREA, evidenziando l’efficacia di un’alimentazione equilibrata nella riduzione del rischio di patologie metaboliche. Ha inoltre sottolineato il successo di programmi nutrizionali evidence-based adottati nei Paesi scandinavi, che hanno migliorato le abitudini alimentari della popolazione giovanile e ridotto l’incidenza di obesità e malattie correlate.